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25 NOVEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E RICORRENZA DEL MARTIRIO DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA

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Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ONU nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno ancora purtroppo presente in ogni società. È un giorno dedicato alla memoria delle vittime, al sostegno delle sopravvissute e alla promozione di politiche e iniziative volte a prevenire ogni forma di abuso fisico, psicologico, economico e sociale. La ricorrenza nasce in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre 1960 dal regime di Rafael Trujillo. La loro storia è diventata simbolo di coraggio e resistenza femminile. Nello stesso giorno, la tradizione cristiana celebra Santa Caterina d’Alessandria, una delle figure femminili più luminose del martirologio. Vissuta probabilmente tra III e IV secolo, Caterina fu una giovane filosofa nota per la sua sapienza, la sua forza d’animo e la fermezza con cui difese la propria fede. Secondo la tradizione, rifiutò di sottomettersi all’imperatore Massenzio e subì il martirio pur di restare fedele alle proprie convinzioni. La sovrapposizione delle due ricorrenze crea un legame simbolico profondo: Caterina rappresenta l’intelligenza, la libertà e la dignità femminile, valori che ancora oggi devono essere protetti e affermati. La Giornata contro la violenza sulle donne richiama il bisogno di difendere queste stesse qualità nella società contemporanea, contrastando ogni forma di sopruso. Celebrando insieme queste due ricorrenze, il 25 novembre diventa una giornata dal forte valore simbolico: un appello alla protezione dei diritti femminili, un invito al rispetto e alla parità, un omaggio alla resilienza delle donne di ogni tempo, dal martirio di Santa Caterina alle lotte odierne contro la violenza. È un momento per riflettere, per educare e per prendere posizione. E soprattutto per ribadire che la violenza non è mai giustificabile: non nella storia, non nella fede, non nella vita quotidiana.

 
 
 

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