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RONDINE LA CITTADELLA DELLA PACE SU GUERRA IN MEDIO ORIENTE (MUSIC FOR PEACE MONACO 24 OTTOBRE 2023)

Aggiornamento: 14 ott 2023


Quando scoppia una guerra è come se s’interrompesse un discorso, un cammino. A Rondine è il discorso che affronta il conflitto, è il cammino che guarda la pace. In questi giorni tragici nei quali la guerra, il terrorismo e ogni forma di violenza sembrano avere interrotto quel cammino, la Cittadella della Pace si interroga, come tanti, sulla sua missione. Mentre diventa ancora più fermo il rifiuto della guerra e della violenza come strumento per la risoluzione delle controversie, si rinnova anche la responsabilità e la volontà di difendere un patrimonio unico al mondo di “amicizie impossibili”, di legami di affetto e di impegno per la pace, quelle dei giovani della World House, i giovani ‘nemici’ che a Rondine affrontano il conflitto fuori e dentro di sé, trovando strumenti creativi per trasformarlo attraverso la relazione.

Quando scoppia una guerra è come se s’interrompesse un discorso, un cammino. A Rondine è il discorso che affronta il conflitto, è il cammino che guarda la pace. In questi giorni tragici nei quali la guerra, il terrorismo e ogni forma di violenza sembrano avere interrotto quel cammino, la Cittadella della Pace si interroga, come tanti, sulla sua missione. Mentre diventa ancora più fermo il rifiuto della guerra e della violenza come strumento per la risoluzione delle controversie, si rinnova anche la responsabilità e la volontà di difendere un patrimonio unico al mondo di “amicizie impossibili”, di legami di affetto e di impegno per la pace, quelle dei giovani della World House, i giovani ‘nemici’ che a Rondine affrontano il conflitto fuori e dentro di sé, trovando strumenti creativi per trasformarlo attraverso la relazione.

Quando scoppia una guerra è come se s’interrompesse un discorso, un cammino. A Rondine è il discorso che affronta il conflitto, è il cammino che guarda la pace. In questi giorni tragici nei quali la guerra, il terrorismo e ogni forma di violenza sembrano avere interrotto quel cammino, la Cittadella della Pace si interroga, come tanti, sulla sua missione. Mentre diventa ancora più fermo il rifiuto della guerra e della violenza come strumento per la risoluzione delle controversie, si rinnova anche la responsabilità e la volontà di difendere un patrimonio unico al mondo di “amicizie impossibili”, di legami di affetto e di impegno per la pace, quelle dei giovani della World House, i giovani ‘nemici’ che a Rondine affrontano il conflitto fuori e dentro di sé, trovando strumenti creativi per trasformarlo attraverso la relazione.

La Cittadella della Pace offre loro uno spazio per elaborare il proprio dolore, per accogliere il dolore dell’altro e scoprire che non è molto differente dal proprio, trasformando il conflitto in opportunità di incontro. Per questo, adesso, è necessario prendersi cura e proteggere quello spazio in cui proprio ora questi giovani stanno creando un “noi” inedito che sa di futuro vero. Quello che sta accadendo ora tra israeliani e palestinesi, continua a succedere tra ucraini e russi, come tra armeni e azerbaigiani nel Nagorno Karabakh, in Mali e nelle centinaia di guerre dimenticate in tutto il mondo: sono i dolori del mondo che a Rondine trovano una strada per immaginare un futuro nuovo e rompere gli schemi opposti che in queste ore seminano sangue e spezzano vite. Ascoltando i nostri giovani siamo ben consapevoli della necessità della cura delle parole e che il nome di un popolo non è un’etichetta che può identificare tutto e tutti. Altresì vediamo quanto oggi più che mai le società siano frammentate al loro interno e proprio per questo il dovere collettivo deve essere quello di proteggere chi ha a cuore il dialogo tra le parti e soprattutto chi continua a farlo in questi momenti. Nonostante le ferite, le lacerazioni e con il pensiero alle proprie famiglie e ai propri cari, ognuna e ognuno dei nostri giovani prova tenacemente a rompere questi schemi e ad alimentare “la forza del nonostante”. Rondine si rifiuta di pensare che il proprio percorso possa essere spezzato dal nuovo incedere della guerra di questi giorni, che il proprio impegno per un futuro di pace possa venire meno di fronte alla violenza. La guerra vince se riesce ad annientare la speranza e a permettere alla rabbia di diventare odio. Il lavoro di Rondine oggi più che mai torna alle radici dell’umano per difendere la possibilità di trasformare il dolore in un percorso di riconciliazione e di costruzione di un futuro di pace.

ll prossimo 24 ottobre 2023, presso l’ Espace Léo Ferré, Terrasse de Fontvieille, 25, avenue Albert II, Monaco, si terrà un evento straordinario che unisce la bellezza della musica all’ impegno per la pace mondiale. Music for Peace: questo straordinario evento benefico, patrocinato dall’ Ambasciata Italiana nel Principato di Monaco, sosterrà Rondine Cittadella della pace, con una donazione di euro 50,00 per persona, l'ingresso sarà libero per tutti gli studenti. Le Casse dell’ Espace Léo Ferrè saranno aperte al pubblico dalle 19.00. Per coloro che desiderano garantirsi il posto, studenti compresi, è possibile effettuare la prenotazione cliccando Qualityoflife-Montecarlo. Un evento di musica animata dalle vibranti performance delle ALTER ECHO STRING QUARTET, il quartetto d’archi femminile che dal 29 settembre 2023 al 19 ottobre 2023 le vedrà in tournée con I Pooh partendo dall'Arena di Verona ( tre date sold out) al Pala Florio di Bari passando per Bologna, Milano, Torino e Firenze. Accanto a loro, si esibirà la talentuosa ballerina e Roca Girl Ginevra De Masi, il tutto presentato e condotto con maestria da Maurizio di Maggio. Nel corso della serata si svolgerà una lotteria enogastronomica con deliziosi premi. L'evento si concluderà con la degustazione di prodotti italiani.


Gli organizzatori dell’evento, Lions Club International di Monaco, insieme con Giuseppe e Ritalba Spinetta, Ambasciatori di Rondine nel Principato di Monaco, in collaborazione con Romeo Ferrero, perseguono un fine benefico per Rondine, con l’obiettivo di sostenere la World House: fondata nel 1998, è il core della Cittadella della pace, lì dove i ‘nemici’ si incontrano, si riconoscono e affrontano il conflitto per superarlo. Oggi la World House, Studentato internazionale, ospita trenta studenti di venticinque nazionalità diverse – tra Europa, Africa, America e Vicino Oriente –, e intende accogliere giovani dai cinque continenti, in rappresentanza di conflitti locali degenerati. Al termine del biennio, i giovani della World House sono in possesso degli strumenti per promuovere azioni e progetti di sviluppo nei propri Paesi ed essere leader in contesti caratterizzati da rapide trasformazioni, elevata complessità e alta conflittualità. Diventando così membri di Rondine International Peace Lab (R-IPL), organizzazione internazionale composta da oltre 200 giovani leader di tutto il mondo, in grado di intervenire in qualsiasi contesto di conflitto attraverso l’applicazione del Metodo Rondine. Gli stessi organizzatori hanno promosso la campagna Leaders for Peace, lanciata da Rondine Cittadella della pace e riconosciuta dal governo del Principato di Monaco con la firma ufficiale avvenuta il 27 giugno scorso. Con questa firma il Governo di Monaco – recita la nota ufficiale del Principato, nella figura della ministra degli Affari esteri e Cooperazione Internazionale Isabelle Berro-Amadei – ribadisce la volontà di sostenere iniziative volte a promuovere la pace su scala globale e ridurre i conflitti armati. La vicepresidente di Rondine, Paola Butali, sarà accompagnata dai giovani studenti di Rondine provenienti da Paesi in conflitto tra loro, i quali offriranno una testimonianza delle proprie esperienze di vita. Ribadiamo che l’evento sarà gratuito per tutti i giovani studenti che potranno godere di questa straordinaria esperienza culturale ed emotiva.


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