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S.E. L'AMBASCIATORE ITALIANO GIULIO ALAIMO VISITA GLI STAND ITALIANI DEL MONTECARLO GASTRONOMIE

Aggiornamento: 27 nov 2023

Non è ancora terminata l' VIII settimana della cucina Italiana nel mondo per l'Ambasciatore italiano nel Principato di Monaco S.E. Giulio Alaimo. Nel pomeriggio di sabato 25 novembre, come sua consuetudine, ha voluto portare il suo benvenuto alle aziende Italiane partecipanti alla 26a edizione del Montecarlo Gastronomie allo Chapiteau de l'Espace Fontvieille 5 Av. des Ligures, 98000 Monaco.

Troviamo l'ambasciatore con il campione del mondo del Gelato Marco Venturino nel suo stand n. 107 della "Gelateria i Giardini di Marzo" condiviso con Il Pesto Genovese di Simone Calcagno un’azienda voluta da tre generazioni di liguri, a metà tra mare e collina, amanti dei prodotti e delle tradizioni del territorio. Basilico genovese DOP coltivato in serra a Celle Ligure e sradicato una piantina alla volta.

S.E. Giulio Alaimo è rimasto molto interessato e incuriosito da Capfito, il primo strumento, brevettato Europeo, 100% made in Italy, che permette di produrre le capsule per tisane e caffè scegliendo in assoluta libertà la miscela con cui creare l' aroma preferito, L'Ambasciatore Italiano nel Principato di Monaco si è soffermato nello stand 76 a chiedere informazioni sull'idea e sulla ecosostenibilità del progetto.

Il riso Carnaroli del basso pavese si distingue dalle altre qualità per le caratteristiche organolettiche del terreno e per il particolare microclima della zona. la Pianura padana , in particolare la zona che da Pavia sud si estende verso Chignolo ha i terreni che sono di una struttura di medio impasto tendenti all’argilloso, mentre nelle zone golenali dove è possibile coltivare il riso, troviamo una struttura di medio impasto tendente al limoso. Tutte queste caratteristiche fanno si che i chicchi del riso Carnaroli siano i migliori sia come gusto che alla lavorazione in cucina. Un prodotto nato dalla maniacale passione di Andrea Bianchi, titolare di Campo dell’Oste, per i prodotti di qualità. «Per poter essere chiamato ISOS – spiega il produttore Andrea Bianchi – il chicco deve avere lo stesso calibro, che viene determinato quando è ancora grezzo e appena essiccato, e la stessa forma e colore. Ciò avviene mediante un doppio passaggio tramite selettore ottico dove si eliminano i chicchi spezzati e scartati quelli con colore diverso dal bianco candido». A questa assoluta uguaglianza dei chicchi si deve il nome, e questo è un valore di non poco conto per garantire cotture omogenee.

Da Sant' Elpidio a mare in provincia di Fermo anche quest'anno la pasticceria Cardenà è una delle società che rappresenteranno la Regione delle Marche. S.E. Giulio Alaimo ha visitato lo stand e ha posato con Matteo Ripani mastro pasticcere. Nello stand n. 25 vengono proposti i panettoni artigianali Cardenà, le creme spalmabili, i torroni e i torroncini.






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